MUSEO STORICO NAVALE DI VENEZIA
Una preziosa opportunità di riscoperta delle tradizioni marinare,
dalla Serenissima ai giorni nostri
di FEDERICO BETTUZZI
Venezia per molti è ridotta al Ponte di Rialto, a piazza San Marco, alla Basilica col vicino campanile, a Riva degli Schiavoni, ai caffè con le orchestre, alle vetrine di grandi firme, ai gondolieri, al Ghetto o ai complessi di Murano e Burano. Ma Venezia è anche una importante occasione di conoscenza del passato grazie ai suoi musei, tutti differenti e meritevoli di una visita. Tra quelli meno conosciuti vi è probabilmente il Museo Storico Navale collocato nei pressi del famoso Arsenale, a pochi passi dai Giardini della Biennale e riconoscibile per la coppia di ancore gemelle (appartenute alle corazzate asburgiche “Viribus Unitis” e Tegetthoff”) alle sue porte.
Il Museo Storico Navale fu ufficialmente istituito con Regio Decreto nel febbraio del 1923 (”.. per rendere più palese quanto in ogni tempo sia stato ardito lo spirito navale italiano”) ed è situato in Campo San Biagio, in prossimità dell’Antico Arsenale di Venezia in uno storico edificio del XV secolo che fu granaio della Serenissima – alle sue spalle, dove oggi sorge il palasport “Giobatta Gianquinto”, un tempo vi erano i forni panificatori in cui veniva cotto il biscotto, alimento tipico dei galeotti ai remi. Oltre all’edificio principale, fanno parte del Museo il Padiglione delle Navi situato nell’antica “officina remi” dell’Arsenale e l’area della Marina Militare all’interno dell’Arsenale, compresa tra Darsena Grande e Canale delle Galeazze, dove è installato il sommergibile “Enrico Dandolo”, in disarmo dal 1996. Il Museo Storico Navale di Venezia è oggi il più importante nel suo genere in Italia e consente di riscoprire e rivivere la storia della Marina Militare Italiana e di una grande ex Repubblica Marinara come Venezia.
Le sue collezioni si ricollegano a quelle costituite sotto la Repubblica di Venezia, quando i modelli dei costruttori navali venivano custoditi in arsenale in uno speciale edificio “la Casa dei Modelli”, che all’epoca della Repubblica di Venezia corrispondeva all’archivio dei progetti. I modelli sostituivano la progettazione disegnata: da essi, in scala rapportata, veniva tratta la costruzione della nave al naturale.
Alcuni degli antichi modelli della Repubblica, scampati al saccheggio dell’Arsenale del 1797, sono conservati oggi nelle sale del museo, dove sono esposti non solo cimeli di imbarcazioni veneziane ma anche modelli di navi costruite in Arsenale al tempo delle occupazioni francese ed austriaca (1797-1866) e modelli della Marina Italiana di ieri e di oggi. La varietà dei modelli esposti va però oltre i confini di Venezia, fino ad accogliere un’eccezionale raccolta di modellini di barche da pesca usate nei mari della Cina e dell’estremo Oriente. Il modello più spettacolare è quello del Bucintoro, la nave da cerimonia del Doge. Accanto ai modelli, nelle sale del museo sono esposti inoltre cimeli autentici delle guerre sul mare.
All’esterno del Museo, come detto, troviamo il Padiglione delle Navi, situato vicino al ponte dell’Arsenale e visitabile solo il sabato (14.30 e ore 16.00) e la domenica (11.00, 12.30, 14.30 e alle ore 16.00) a partenza fissa e per un numero massimo di 25 partecipanti. Si tratta di un’area di duemila metri quadri, in cui sono esposti alcuni esemplari di imbarcazioni tipiche veneziane, antiche gondole da cerimonia, barche lagunari da lavoro.
E poi imbarcazioni militari, per esempio una delle poche motosiluranti rimaste alla nostra Marina dopo la Seconda Guerra Mondiale, e barche da corsa come il famoso racer degli anni Trenta ” Asso” (scafo Baglietto, motore Isotta Fraschini, pilota Cattaneo).
Altri grandi lasciti del secondo conflitto mondiale sono presenti all’interno dell’ala museale: al pianterreno è ospitato un Siluro a Lenta Corsa (SLC) detto anche “maiale”, mezzo d’assalto della Regia Marina con cui fu compiuta l’impresa di Alessandria d’Egitto (19 dicembre 1941).
In tale data tre equipaggi formati da due uomini ciascuno penetrarono nella base anglo-egiziana affondando due corazzate e una petroliera; per celebrare degnamente quale ricorrenza, ogni 19 dicembre il personale del Museo appone sei calici di spumante per sul “maiale” per brindare degnamente al ricordo dei subacquei protagonisti della vicenda.
Da non perdere la Sala delle Uniformi, ricca di tenute di bordo e di gala di comuni, sottufficiali, ufficiali e ammiragli dalla Serenissima ai giorni nostri; immancabile anche l’ampia area dei plastici che riproduce le maggiori e più belle realizzazioni della cantieristica navale bellica e non solo in età contemporanea.
Il Museo è dunque un prezioso archivio di storie lontane e vicine, capace di affascinare grandi e piccini con un sapere tangibile e mai didascalico.
ORARI DI APERTURA:
tutti i giorni dalle 10.00 alle 18.00 (ultimo ingresso ore 17.00; chiuso martedì).
Per informazioni e prenotazioni dei biglietti singoli e in comitiva https://munav.it/